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al testo di Fiammetta Lucattini
Pioggia
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Amore mio, t'ho fatto 'n altarino co du' fiori de stoffa e 'n bel lumino. In mezzo c'è la foto tua serena co 'n segno de vittoria ancora piena. Pare che stai su 'n Celo ma chi lo po' sape'? De sto core malato eri l'unico re.
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cristina bizzarri
- 06/11/2018 15:10:00
[ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]
Ed è la sola cosa che conta. Volersi bene. Essersene voluto. Tutto il resto sono solo ipotesi, anche se scenografiche. Non è forse quello che sta al nocciolo della varie strampalatezze di ogni religione? Che si alzi un calice o due mani a coppa, non è per bisogno damore, di consolazione, di amicizia? Siamo tutti qui su sta terra. Quello che segue nessuno lo sa, nessuno è tornato a dircelo. Seguiamo allora la nostra ragione e il nostro cuore, facciamo i riti che più ci assomigliano: sono solo pioli di una scala infinita. "De sto core malato eri lunico re." Ecco il sigillo e la verità. Il resto è corollario, può servire certo, ma il nocciolo è nelle tue parole, carissima Fiammetta. Il mistero rimane. Che bella poesia, che commozione leggerla.
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Loredana Savelli
- 06/11/2018 06:15:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Grande. (ma il titolo?)
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